- Sede operativa: Reparto di Neurofisiopatologia - Azienda Ospedaliera di Perugia
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Biografia
Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1978 e specializzato in Medicina preventiva (1982), è stato Research Fellow presso la Harvard School of Public Health nel 1985-1986.
La sua precoce permanenza in un contesto come quello della Medicina “bostoniana” degli anni ottanta gli ha permesso di far propria una visione “Public health-oriented” del tutto originale per la sanità italiana di quegli anni. Era, infatti, la stagione in cui la cosiddetta “medicina accademica” iniziava ad accostarsi criticamente ai risultati della ricerca clinica da se stessa condotta, soprattutto attraverso l’esercizio di uno stringente “critical appraisal” della letteratura scientifica.
Sulla rivista ufficiale dei medici statunitensi (il JAMA-The Journal of the American Medical Association) veniva proposta prima una serie di contributi finalizzati a mantenersi al passo con le novità della clinica (How to keep up with the medical literature), poi una sequenza di articoli di fondamentale valore metodologico (The Users’ Guides to the Medical Literature) che di fatto aprirono la strada ad un movimento culturale che ha segnato la medicina alla fine del secolo scorso: la Evidence-based Medicine o Medicina basata su prove di efficacia. Le Users’ Guides furono raccolte in una sorta di manuale edito dalla casa editrice della American Medical Association; in Italia fu realizzata un’edizione, promossa da Alessandro Liberati, che però restò fuori commercio ed ebbe diffusione limitata.
A metà degli anni ’80 era arrivato all’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano dapprima come obiettore di coscienza e quindi si era fermato come borsista nel laboratorio di Farmacologia Clinica; rapidamente sarebbe diventato capo Unità e quindi capo Laboratorio. L’Istituto Mario Negri e il suo clima sempre aperto al miglioramento del sapere avevano dato la giusta spinta alla carriera del giovane ricercatore. Con lo spirito di coniugare rigore, metodo e onestà intellettuale con l’idea di un sapere al servizio della collettività, Alessandro ha affrontato grandi temi di interesse per la sanità pubblica. E’ stato, non casualmente, il primo responsabile del laboratorio di Epidemiologia Clinica dell’Istituto nei primi anni ‘90, raccogliendo intorno a sé molti (allora) giovani ricercatori che si sono formati sul campo della ricerca, coinvolti in progetti dove le parole chiave erano già valutazione di efficacia, appropriatezza, linee-guida, meta-analisi, health technology assessment, un’ esperienza che poi è stata trasferita in altri gruppi di ricerca all’interno e all’esterno del Mario Negri. Dal 1994 al 2010 assume la direzione del Centro Cochrane Italiano con base sempre presso l’Istituto e inizia una intensa attività di formazione di gruppi e operatori sanitari. Nel 2011 porta il Centro Cochrane Italiano presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha tuttora sede ed è diretto dal prof. Roberto D’Amico.
Dall’aprile 2004 ha organicamente collaborato con l’Agenzia Sanitaria e Sociale Regionale della Regione Emilia-Romagna per la quale ha coordinato le attività di promozione e sviluppo della Ricerca Clinica e dell’Innovazione. Il Progetto PRIER rappresenta un’esperienza originale nel panorama italiano, esempio di governo dell’innovazione nella sanità temperato da una rigorosa valutazione delle tecnologie. In linea con l’indirizzo complessivo della Agenzia, di cui PRIER è parte integrante, questa attività pone la massima attenzione a minimizzare i rischi di potenziale conflitto di interessi tra obiettivi di salute pubblica e obiettivi dei finanziatori del progetto.
Professore Associato in Statistica Medica presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha promosso e coordinato diverse edizioni di un Master In Epidemiologia clinica, Valutazione degli interventi sanitari e Organizzazione della ricerca, che ha visto coinvolti docenti di assoluto prestigio internazionale come Lisa Bero o Sir Iain Chalmers.
È stato membro della Commissione Nazionale Ricerca Sanitaria del Ministero della Salute e della Commissione Ricerca & Sviluppo della Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA).
Autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, ha curato i volumi La medicina delle prove di efficacia; Etica, conoscenza e sanita’: evidence-based medicine tra ragione e passione; Linee guida e pratica clinica (con Luciana Ballini). Questi libri sono pubblicati da Il Pensiero Scientifico Editore.Ha fatto parte del board scientifico del British Medical Journal, di Annals of Internal Medicine, di Politiche Sanitarie e di Ricerca & Pratica, la rivista dell’Istituto Mario Negri.
Tra i suoi principali campi di interesse si ricordano la metodologia della ricerca clinica e delle revisioni sistematiche di letteratura, i metodi per trasferire nella pratica clinica i risultati della ricerca scientifica e studi riguardanti le linee guida in campo sanitario e l’efficacia della divulgazione scientifica sia nei confronti dei cittadini che dei pazienti.
È scomparso nel 2012 all’età di 57 anni, dopo una battaglia di anni contro il mieloma multiplo.
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Non è semplice proporre una bibliografia esaustiva della produzione scientifica di Alessandro. Dai primi lavori pubblicati sulle riviste internazionali a partire dal 1982 (tra i quali l’articolo “Quality of breast-cancer care in Italian general hospitals”, uscito su The Lancet e ancora oggi esemplare per rigore metodologico e innovatività) agli studi collaborativi che, ancora oggi, continuano uscire anche a suo nome, frutto di progetti da lui avviati insieme con amici e collaboratori di diverse nazioni.
In queste pagine, che continueremo ad arricchire nel tempo anche confidando sulla generosità delle riviste che concederanno l’autorizzazione a ripubblicare il full-text, proponiamo alcuni dei principali articoli (in alcuni casi linkando direttamente al sito della rivista), con particolare riguardo a quelli con I quali Alessandro ha voluto sottolineare I momenti principali della propria riflessione di ricercatore e paziente.
Developing and evaluating communication strategies to support informed decisions and practice based on evidence (DECIDE): protocol and preliminary results. Implementation Science 2013, 8:6 doi:10.1186/1748-5908-8-6
Speed of updating online evidence based point of care summaries: prospective cohort analysis. BMJ. 2011 Sep 23;343:d5856. doi: 10.1136/bmj.d5856.
Conceptual frameworks and empirical approaches used to assess the impact of health research: an overview of reviews. Health Res Policy Syst. 2011 Jun 24;9:26. doi: 10.1186/1478-4505-9-26.
The need to promote independent research on drugs. AnnOncol. 2010 Nov;21(11):2295. doi: 10.1093/annonc/mdq571. Epub 2010 Sep 20.
So many questions, so few answers. Interview by Les Olson. Bull World Health Organ. 2010 Aug 1;88(8):568-9. doi: 10.2471/BLT.10.030810.
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Un breve colloquio in cui Alessandro dà una lettura dell'HTA diversa da quella usuale: opportunità di riconsiderazione dei percorsi organizzativi e di rilettura dei processi che sono alla base dell'assistenza sanitaria...
L’Health Technology Assessment e la ricerca sanitaria
Nonostante gli indici di borsa e lo spread suggeriscano che il Paese "è alla frutta" abbiamo trovato degli amici non del tutto sicuri che sia proprio così: Alessandro Liberati considera la crisi un possibile punto di partenza per andare verso nuovi modelli socio-sanitari che ci permetteranno di rendere sostenibile la società.
Siamo alla frutta? La macedonia basata sull’ottimismo
Il Governo clinico viene inteso come l'unione di dimensioni diverse della qualità: equità, efficienza e appropriatezza, qualità professionale e percepita, sicurezza. Quali di queste è la dimensione vincente? Come coinvolgere medici e farmacisti nel Governo clinico? Risponde Alessandro Liberati dell'Università di Modena e Reggio Emilia.
Come coinvolgere medici e farmacisti nel Governo clinico
Research results should be easily accessible to people who need to make decisions about their own health.
Alessandro Liberati