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Medicina basata sulle evidenze ed epidemiologia: passato, presente e futuro

Marina Davoli e Rebecca De Fiore ripercorrono il lavoro di Alessandro Liberati, facendo il punto sul rapporto tra evidenze ed epidemiologia.

Quest’anno la medicina basata sulle prove compie trent’anni. Ma è un anno importante anche perché sono passati dieci anni dalla scomparsa di Alessandro Liberati, medico impegnato nella sanità pubblica, che ha fondato il laboratorio di epidemiologia clinica all’Istituto Mario Negri dove poi ha stabilito il centro Cochrane italiano, uno dei primi centri Cochrane a livello globale.

In questa conversazione – realizzata in occasione del congresso dell’Associazione Italiana di EpidemiologiaMarina Davoli, direttrice del Dipartimento di Epidemiologia del Servizio sanitario regionale del Lazio, e Rebecca De Fiore, membro del consiglio direttivo dell’Associazione Alessandro Liberati – Cohrane Affiliate Centre, ripercorrono le tappe fondamentali della vita lavorativa di Alessandro Liberati, facendo il punto su quello che è successo negli ultimi dieci anni nell’ambito della medicina basata sulle evidenze e dell’epidemiologia. È giusto continuare a considerare gli studi controllati randomizzati superiori agli studi di disegno diverso? Come prendere decisioni in assenza di prove opotendo contare solo su evidenze deboli? Qual è oggi il rapporto tra la pratica clinica e l’epidemiologia? E, infine, su cosa ci stimolerebbe oggi Alessandro?

 

 

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