La newsletter di AssociALi – Cochrane Affiliate Centre Apriamo la newsletter di giugno con una bella notizia: quest’anno la Riunione Annuale di AssociALi – Cochrane Affiliate Centre ritorna in presenza. L’appuntamento è per il 30 settembre a Bologna. L’incontro sarà l’occasione per celebrare i trent’anni dell’Evidence-Based Medicine e ricordare Alessandro Liberati a dieci anni dalla sua scomparsa. Tra i relatori hanno già confermato la loro presenza Nerina Dirindin, Rita Banzi, Luca De Fiore, Annalisa Campomori e Guido Giustetto. Nella prossima newsletter vi comunicheremo il programma definitivo.
Nominati quattro nuovi soci onorari dell’Associazione | Il Direttivo di AssociALi – Cochrane Affiliate Centre ha deciso di nominare quattro nuovi soci onorari: Nerina Dirindin, Don Gino Rigoldi, Benedetto Saraceno e Gianni Tognoni. A loro va il nostro riconoscimento per il ruolo svolto nel corso delle loro carriere a difesa di una ricerca scientifica etica e rigorosa e di un’assistenza centrata sui bisogni dei pazienti.
Ebm ed epidemiologia: passato, presente e futuro | Nel corso di una conversazione tenutasi all’ultimo congresso dell’Associazione Italiana di Epidemiologia, Marina Davoli e Rebecca De Fiore hanno ripercorso le tappe fondamentali della vita lavorativa di Alessandro Liberati facendo il punto su quello che è successo negli ultimi dieci anni nell’ambito della medicina basata sulle evidenze e dell’epidemiologia e provando a immaginare i temi su cui riflettere nel prossimo futuro.
Evidence-Based Medicine. Lo speciale de “Il Punto” | La rivista dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Torino dedica tre articoli al tema della medicina basata sulle prove. Diversi gli argomenti trattati, dall’importanza di tenere conto delle evidenze scientifiche nella pratica clinica all’importanza delle prove per gli esponenti del movimento Slow Medicine, passando per una riflessione su quella che è stata definita la “crisi” dell’Evidence-Based Medicine. “L’Ebm resta ancora qualcosa di non del tutto compreso”, scrivono Marina Davoli e Luca De Fiore. “Rimane ancora un obiettivo non raggiunto, ma è degno di essere raggiunto”.
Pubmed riconosce ufficialmente il termine “sovradiagnosi” | Tra le novità discusse nel corso dell’ultimo congresso “Preventing Overdiagnosis”, tenutosi a Calgary dal 9 al 12 giugno, si è parlato anche dell’inserimento da parte della US National Library of Medicine del termine “sovradiagnosi” tra i vocaboli Mesh di Pub Med. L’aggiunta, spiegano Steven Woloshin e Barnett Kramer sul BMJ, faciliterà la ricerca bibliografica e il reporting della sovradiagnosi: “Al centro del progresso in qualsiasi campo scientifico, compreso lo studio della sovradiagnosi, c’è la capacità di costruire sulla base della conoscenza esistente”.
Infine, vi invitiamo come sempre a seguire i nostri canali social per restare aggiornati sulle attività dell'Associazione. Ci trovate su Facebook, Twitter e Linkedin. Numero 3 | giugno 2022 | leggila online
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